Domenica 23 Aprile – Teatro Gassman, ore 21

Gian Pietro Alloisio e Emanuele Dabbono in

Chi eravamo non ce lo potranno mai rubare

Canzoni risorgimentali, canzoni partigiane, canzoni d’autore, canzoni pop… o forse solo canzoni per un concerto insieme dedicato a Pasquale Ivan Cinefra, partigiano gentile per tutta la vita.

Ingresso € 15prenotazione whatsapp al n. 320.0555563 Biglietteria aperta presso il Teatro Gassman dalle ore 17 il giorno stesso dello spettacolo

UNA CANZONE D’AUTORE PARTIGIANA
Nella primavera del 1944, sui monti fra Liguria e Piemonte, presso un antico convento detto “La Benedicta”, il comandante Cini (Emilio Casalini) della Terza Brigata Liguria scrisse il testo di una canzone usando come tavolino un masso della Cascina Grilla. Diede poi quelle parole al partigiano Lanfranco (Angelo Rossi), che aveva studiato al Conservatorio di Pavia, perché le musicasse. Nacque così “Dalle belle città” (conosciuta anche con il titolo “Siamo i ribelli”), l’unica canzone partigiana d’autore, originale nel testo e nella musica. Poco tempo dopo, durante la “Pasqua di
sangue del ‘44” ci fu il rastrellamento della Benedicta con la più grande strage di partigiani combattenti della storia della Resistenza. Il comandante Cini venne fucilato a Voltaggio l’8 aprile. Il partigiano Lanfranco sfuggì alla cattura, diventò musicista di professione, e lo ritroveremo nel 1959 come arrangiatore di “Arrivederci” di Umberto Bindi e Giorgio Calabrese, canzone fondativa della cosiddetta “Scuola genovese della Canzone d’Autore”.
UN PARTIGIANO TESTIMONE DELLA STRAGE DELLA BENEDICTA
Il partigiano Pasquale “Ivan” Cinefra fu testimone della strage della Benedicta. Raccontandone la storia, i cantautori di “scuola genovese” Gian Piero Alloisio ed Emanuele Dabbono collegano idealmente la canzone partigiana alla storia recente della canzone italiana di cui sono, a tutti gli effetti, protagonisti. Alloisio infatti è l’autore di grandi canzoni per Francesco Guccini, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Eugenio Finardi e Gianni Morandi, mentre Dabbono è autore in esclusiva per Tiziano Ferro.
UN CONCERTO TRA PASSATO E PRESENTE
I due artisti, appartenenti a due differenti generazioni musicali, si misurano con i temi della Liberazione e della libertà. Hanno scelto di farlo cantando le tante canzoni che la figura del partigiano ovadese Pasquale “Ivan” Cinefra, scomparso recentemente in Alessandria all’età di 96 anni, ha loro evocato. Lo fanno con sensibilità e linguaggi diversi, divertendosi spesso a mescolarli: Gian Piero Alloisio, infatti, appartiene alla storia della cosiddetta “canzone d’autore”, Emanuele Dabbono appartiene alla storia
della cosiddetta “canzone pop”. Entrambi cantano e raccontano l’incanto della libertà di ieri e di oggi – supportati in video dai racconti partigiani dello stesso “Ivan” – con le parole delle loro canzoni.
“Chi eravamo non ce lo potranno mai rubare” è il titolo contenitore del concerto a tema che riguarda sia la vicenda del partigiano Cinefra, sia il meraviglioso e fragile ruolo di chi fa canzoni per vivere. Malgrado nell’immediato dopoguerra non gli fosse riconosciuto appieno il suo contributo alla lotta di Liberazione, Pasquale “Ivan” Cinefra seppe assumersi per tutta la vita la responsabilità spirituale di coltivare la sua fede in un mondo più libero e giusto: per farlo fu renitente alla leva, partigiano, attore amatoriale, sindacalista, diacono, presidente dell’ANPI provinciale di Alessandria e testimone presso le nuove generazioni. Nello stesso modo appassionato e gioioso, Alloisio e Dabbono vogliono assumersi la responsabilità spirituale di dare un contributo creativo a questo incerto presente, in cui tutti i nodi irrisolti del ‘900 sembrano essere venuti al pettine della Grande Storia.
LE CANZONI
Di ogni canzone del concerto Gian Piero Alloisio ed Emanuele Dabbono raccontano la genesi, le motivazioni e le storie particolarissime che le hanno portate a esser conosciute. Fra queste, oltre a “Dalle belle città”, ci sono successi di Alloisio come “Venezia” (interpretata da Francesco Guccini), “Ogni vita è grande” (interpretata da Gianni Morandi), “La strana famiglia” scritta per Giorgio Gaber e Enzo Jannacci. Fra i successi di Dabbono: “Incanto”, “Il conforto” e “Valore assoluto (interpretate da Tiziano Ferro) e la recentissima “Cerezo”.